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Dolomiti Ultra Tour
Le origini

Sai come nascono le idee? A volte è davvero semplice. Stavo guardando la mappa dei sentieri della zona e ho pensato: "Aspetta un attimo, e se li unissi tutti?"

 

Non è stato un progetto complicato da ideare. I sentieri erano già tutti lì, belli e tracciati. Si trattava solo di collegarli in modo intelligente per creare un percorso unico.

 

Conosco bene queste montagne e mi sono subito reso conto che poteva funzionare. Un percorso di oltre 120 km che unisce tutti i gruppi più famosi della zona: Latemar, Catinaccio, Sassopiatto e Sassolungo, Sella-Pordoi, Marmolada e Vallaccia, Viezzena.

 

Sono tutti qui, uno dopo l'altro, in un'unica grande avventura. In completa autosufficienza.

Quando vuoi. Come vuoi. Perché vuoi.

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Non è una gara.

Non è un evento.

è un'idea.

Immagina più di 120 km che collegano i sentieri più belli delle nostre montagne. Nessun pettorale, nessuna quota d'iscrizione, nessun ristoro organizzato. Solo tu, il tuo zaino e una linea immaginaria che attraversa creste, boschi e vallate.
 
Chi cerca gloria dovrebbe guardare altrove. Qui non troverai folle ad applaudirti, né medaglie pesanti da appendere in salotto.
Se completi il percorso, ti mandiamo un piccolo adesivo in vinile. Costa poco, vale niente sul mercato, ma è la prova tangibile che hai fatto parte di qualcosa di grande.

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Una community invisibile

Chi completa il Dolomiti Ultra Tour entra a far parte di una community peculiare: persone che probabilmente non si incontreranno mai, ma che hanno corso sugli stessi sentieri, hanno dormito sotto le stesse stelle, hanno imprecato contro le stesse salite.
 
Questo sito esiste per raccogliere storie, non per creare eroi. Se decidi di affrontare l'anello, sappi che non sarai il primo e non sarai l'ultimo. Ma la tua esperienza sarà unica, come unico è ogni incontro tra un essere umano e la montagna.

Il Percorso

120+ km di pura magia dolomitica. 9000 metri di salita (e altrettanti di discesa). Un viaggio attraverso alcuni dei panorami più straordinari delle Alpi.

Il Dolomiti Ultra Tour non è un semplice sentiero, ma un intreccio di percorsi storici che, collegati tra loro, creano un'esperienza unica nel suo genere. Ogni chilometro racconta una storia diversa, ogni salita rivela un nuovo orizzonte.

Numeri che raccontano

  • Distanza: poco più di 120 km

  • Dislivello positivo: circa 9000 metri

  • Dislivello negativo: circa 9000 metri

  • Quota massima: Piz Boè a 3152 metri

  • Quota minima: Predazzo a 1018 metri

  • Rifugi lungo il percorso: numerosi, per chi cerca un riparo o un pasto caldo

Caratteristiche del tracciato

Il percorso si snoda attraverso alcuni dei paesaggi più iconici delle Dolomiti, alternando sentieri tecnici a tratti più scorrevoli, creste aeree a boschi silenziosi. È un condensato di tutto ciò che rende unico questo territorio: pareti verticali di roccia calcarea, praterie d'alta quota, laghi alpini, testimonianze storiche.

Non è un percorso per principianti. Richiede esperienza in ambiente alpino, capacità di orientamento, preparazione fisica adeguata e attrezzatura appropriata. Alcuni tratti possono presentare difficoltà tecniche o esposizione.

Rifugi e punti d'appoggio

Una delle caratteristiche distintive del Dolomiti Ultra Tour è la presenza di numerosi rifugi lungo il percorso. Questi storici edifici rappresentano non solo potenziali punti di riposo o rifornimento, ma anche testimoni della lunga tradizione alpinistica di queste montagne.

Per chi affronta il percorso in stile FKT (Fastest Known Time), i rifugi possono offrire punti strategici per rifornirsi d'acqua o cibo veloce. Per chi sceglie un approccio più contemplativo, rappresentano luoghi dove condividere storie e recuperare le energie.

Stagionalità

Il periodo ideale per affrontare il Dolomiti Ultra Tour va da metà giugno a metà settembre, quando i passi più alti sono generalmente liberi dalla neve e i rifugi sono aperti. Condizioni meteo severe possono presentarsi in qualsiasi momento dell'anno, quindi è fondamentale controllare le previsioni prima della partenza e portare equipaggiamento adeguato.

Percorso | Dolomiti Ultra Tour
Altimetria | Dolomiti Ultra Tour

Tempi e Record

Per i puristi dei numeri: sì, teniamo traccia dei tempi. No, non sono l'obiettivo principale.

Il record attuale è ancora da stabilire. Il tempo medio sarà sui 2 giorni. Il tempo massimo? Non esiste.

Alcuni completeranno il percorso in poco più di un giorno, correndo quasi ininterrottamente. Altri impiegheranno una settimana, godendosi albe e tramonti. Entrambi gli approcci meritano lo stesso rispetto.

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Regole di base
​Poche ma chiare. Così tutti sanno a cosa vanno incontro.

​1) Autosufficienza

Se decidi di fermarti, sei tu responsabile del tuo rientro. Non c'è un servizio navetta, non c'è assistenza organizzata. Arrangiati: mezzi pubblici, autostop, o semplicemente continua a camminare. I tuoi problemi restano tuoi problemi, esattamente come in montagna.

2) Compagnia

Porta chi vuoi con te. Pacer ammessi lungo tutto il percorso. Qualcuno che ti racconti storie quando il passo si fa duro può fare la differenza tra un'esperienza indimenticabile e un calvario. Ma ricorda: la loro presenza non rende il tuo FKT meno valido.

3) Informazioni

Tutte le info sul percorso e le tracce GPS sono disponibili nella sezione download. Niente scuse tipo "mi sono perso" o "non sapevo dove andare". È già tutto lì, e se hai domande, chiedi prima di partire.

 

4) Equipaggiamento

Non c'è una lista di materiale obbligatorio. Sei adulto, decidi tu. Solo tu sai cosa ti serve per divertirti su 120 km e 9000 metri di dislivello. Ma se trovi qualcuno in difficoltà, fermati e dai una mano.

5) Convalida

Annuncia il tuo tentativo in anticipo. Mandaci la traccia GPS alla fine e l'indirizzo dove spedire l'adesivo se completi il percorso. Niente testimoni o giudici, solo la tua parola e la traccia GPS. La montagna è l'ultimo posto dove ha senso barare.

6) Spirito

Chiedi consigli, ascolta chi c'è già stato, condividi quando torni. Divertiti e goditi ogni passo.

IMPORTANTE: LEGGERE PRIMA DI SCARICARE

Il Dolomiti Ultra Tour è un percorso non organizzato che attraversa ambiente montano impegnativo. Scaricando la traccia GPS o il roadbook, accetti integralmente il nostro disclaimer legale che solleva i creatori del percorso da qualsiasi responsabilità. Ti ricordiamo che affronti questa avventura interamente a tuo rischio e pericolo, senza alcun supporto o assistenza organizzata. La montagna è un ambiente naturale che richiede preparazione, esperienza e rispetto. Se non sei disposto ad assumerti la piena responsabilità delle tue azioni e decisioni in montagna, ti consigliamo di partecipare a eventi ufficiali con adeguata organizzazione e supporto.

  • Il Dolomiti Ultra Tour è una gara ufficiale?
    No. È un percorso, un'idea, una sfida personale. Non è una competizione organizzata. Non avrai un numero di pettorale, non ci saranno classifiche ufficiali o premi in denaro.
  • Il Dolomiti Ultra Tour ha un costo di iscrizione?
    Assolutamente no. L'unica "spesa" è la fatica che ci metterai. Ti forniamo solo il tracciato da seguire e una guida del percorso per aiutarti meglio a comprendere l'impresa. Non troverai nessuna segnaletica dedicata, nessuna assistenza lungo il percorso, zero ristori, niente volontari con le bandierine o pacchi gara. Solo tu e 120 km di montagne.
  • Qual è il modo migliore per affrontare questi 120 km?
    Non esiste un modo "migliore". C'è chi lo fa in meno di 24 ore correndo quasi ininterrottamente, chi impiega 4-5 giorni fermandosi nei rifugi, chi si prende una settimana per godersi il panorama. L'unica costante è che sarà un'esperienza memorabile, nel bene o nel male.
  • Chi è responsabile per la mia sicurezza durante il Dolomiti Ultra Tour?
    Tu. Solo tu. Esclusivamente tu. Mettiamolo in chiaro: noi forniamo solamente una traccia GPS, una linea sulla mappa. Non siamo un'organizzazione, non siamo guide, non siamo soccorritori. Non monitoriamo i partecipanti, non forniamo assistenza e non garantiamo la percorribilità o la sicurezza del tracciato. Quando scarichi la traccia o la guida, automaticamente accetti tutti i punti del "disclaimer legale". Non è burocrazia fine a se stessa: è un documento che certifica che hai capito perfettamente la natura del progetto. Quando sei sul percorso, sei semplicemente un escursionista o un runner che sta percorrendo sentieri pubblici di propria iniziativa. Le montagne sono un ambiente naturale in costante cambiamento. Un sentiero che era percorribile ieri potrebbe non esserlo oggi. Il meteo può cambiare rapidamente. La fauna selvatica è... beh, selvatica. In altre parole: valuta onestamente le tue capacità, preparati adeguatamente, porta l'attrezzatura giusta e prendi decisioni sensate lungo il percorso. La vera libertà va di pari passo con la responsabilità personale.
  • Come posso contattarvi per domande o per richiedere la traccia?
    Siamo raggiungibili tramite email all'indirizzo avventura@dolomitiultratrail.it. È il modo più diretto e affidabile per comunicare con noi. Ti risponderemo appena possibile, considerando che a volte siamo in giro per sentieri senza connessione o, come piace dire a noi, "impegnati in sessioni di ricerca sul campo". Per richieste relative alla traccia, puoi scaricare il file GPX direttamente dal sito. Non abbiamo un call center o un servizio di supporto tecnico 24/7, ma facciamo del nostro meglio per rispondere in tempi ragionevoli. E ricorda: nessuna domanda è stupida quando si tratta di prepararsi per 120 km in montagna. Meglio chiedere prima che improvvisare durante.
  • Quante calorie si bruciano in media sul percorso?
    Domanda interessante ma con risposta variabile. Dipende dal tuo peso, dalla velocità e dall'efficienza. Una stima approssimativa? Tra le 5.000 e le 10.000 calorie al giorno. Tradotto: puoi mangiare quasi tutto quello che vuoi nei rifugi senza sentirti in colpa.
  • C'è copertura telefonica lungo il percorso?
    Intermittente. In alcuni tratti, specialmente in quota e sui passi, la copertura è buona. In altri, specialmente dentro le valli più strette, potresti trovarti completamente isolato. Non contare sul telefono per emergenze - è uno dei motivi per cui consigliamo di non partire da soli.
  • Ho poca esperienza in montagna, posso tentare comunque?
    Sii onesto con te stesso. Questo non è un percorso per principianti assoluti. 120 km e 9000 metri di dislivello in ambiente alpino richiedono preparazione fisica e tecnica, capacità di orientamento e gestione degli imprevisti. Se sei alle prime armi, inizia con sezioni più brevi o cerca un compagno esperto.
  • Ci sono passaggi pericolosi o esposti sul percorso?
    Sì, alcuni tratti richiedono attenzione. Il passaggio tra il Bivacco Rigatti (Latemar) e il Passo Costalunga presenta sentieri stretti e roccette esposte che con pioggia o nebbia diventano più insidiose. C'è anche un breve tratto attrezzato nella zona del Piz Boè che richiede esperienza e possibilmente attrezzatura specifica. La cresta della Viezzena è esposta e potrebbe risultare pericolosa dopo ore di corsa. Non sono passaggi estremi, ma affrontarli quando sei già stanco dopo ore di cammino può essere problematico. Se non ti senti sicuro, usa le varianti più semplici indicate nella traccia. Ricorda: in montagna non c'è nulla di eroico nel proseguire a tutti i costi.
  • È consigliabile fare il Dolomiti Ultra Tour in gruppo o in coppia?
    Assolutamente sì, e per vari motivi. Condividere 120 km di fatica, panorami mozzafiato e imprecazioni creative rende l'esperienza più ricca (e più sicura). In coppia o in piccolo gruppo si affrontano meglio i momenti difficili, ci si può dare il cambio nel portare il peso, e c'è sempre qualcuno a cui raccontare quanto fanno male le gambe dopo 8.000 metri di dislivello. E in caso di imprevisti, avere qualcuno che può andare a cercare aiuto mentre l'altro resta fermo può fare una grande differenza. Il record del percorso lo puoi tentare anche in solitaria (e molti lo fanno), ma per un'esperienza completa, soprattutto alla prima volta, un compagno fidato vale più di qualsiasi attrezzatura ultraleggera. Certo, scegli bene con chi partire. 120 km possono sembrare tanti, ma sono ancora di più se li passi con qualcuno che si lamenta in continuazione o che russa come un trattore nei rifugi.
  • C'è qualche premio per chi completa il Dolomiti Ultra Tour?
    Premio è una parola grossa. C'è un adesivo. Sì, un semplice adesivo che spediamo gratuitamente a casa tua se completi l'intero percorso. Non aspettarti oro, argento o bronzo - è solo un adesivo che puoi attaccare sul laptop, sulla bici o sul frigorifero. Perché un adesivo? Perché riassume perfettamente lo spirito di questo progetto: niente fronzoli, niente status symbol, solo un piccolo promemoria tangibile di qualcosa che hai fatto per te stesso, non per gli altri Se stai cercando medaglie da appendere in salotto o t-shirt tecnica con numero di pettorale, ci sono centinaia di gare organizzate che fanno al caso tuo. Qui offriamo solo un percorso magnifico, un'esperienza autentica e un adesivo. L'ordine di importanza lo decidi tu.
  • Rifugi: prenotare o sperare nella fortuna?
    Se hai intenzione di fermarti nei rifugi, specialmente in alta stagione (luglio-agosto), è fortemente consigliato prenotare con anticipo. Arrivare distrutti dopo 40 km per scoprire che non c'è posto letto può essere... diciamo... demoralizzante. In periodi meno affollati puoi rischiare, ma tieni sempre un piano B.
  • Quando è consigliabile tentare il Dolomiti Ultra Tour?
    Il periodo ideale va da fine giugno a inizio settembre. Prima rischi di trovare ancora neve in quota, dopo i rifugi iniziano a chiudere e le temperature possono scendere rapidamente. Ma, come sempre in montagna, verifica le previsioni meteo prima di partire e porta equipaggiamento adeguato per improvvisi cambiamenti climatici.
  • E se mi infortuno durante il percorso?
    Parliamoci chiaro: sei in montagna, in autosufficienza, e gli incidenti possono capitare. Ecco perché insistiamo sulla preparazione e sull'attrezzatura adeguata. In caso di infortunio: Per emergenze gravi, chiama subito il 118 (numero unico europeo 112). Ricorda che la copertura telefonica è intermittente. Se puoi muoverti, cerca di raggiungere il rifugio più vicino. I gestori sono esperti della zona e sanno come gestire situazioni difficili. Non sei in una gara con supporto medico. Non c'è nessuna organizzazione pronta a venirti a recuperare (a parte il soccorso alpino ufficiale, che interviene solo in casi di reale emergenza). È uno dei motivi per cui consigliamo di non partire mai da soli e di comunicare sempre a qualcuno il vostro itinerario previsto. Ricorda: la montagna sarà ancora lì domani. Un infortunio trascurato può trasformarsi in qualcosa di più serio. Usare la testa è sempre più importante che usare le gambe.
  • E se trovo un sentiero chiuso o non percorribile durante il tour?
    La montagna è un ambiente vivo che cambia. Un sentiero può risultare chiuso per frane, manutenzione o condizioni meteo. In questi casi, usare il buon senso è d'obbligo. Puoi cercare varianti o deviazioni sul posto (le mappe cartografiche dettagliate sono tue amiche in questi casi) e poi riprendere il percorso originale appena possibile. Non consideriamo queste deviazioni forzate come "barare" - la sicurezza viene prima di tutto. Documentale nella tua traccia e spiegale quando condividi il tuo racconto. La montagna non è un circuito di Formula 1 con percorso immutabile. È un ambiente naturale che richiede adattabilità e rispetto.
  • E se mi perdo?
    Succede anche ai migliori. Per questo insistiamo sul GPS cartografico. Porta sempre con te una mappa cartacea di backup, una bussola e la batteria esterna per il telefono. E ricorda: in montagna a volte la scelta più saggia è tornare indietro fino all'ultimo punto sicuro.
  • Ci sono punti di rifornimento d'acqua lungo il percorso?
    Sì, tra rifugi, fontane e sorgenti naturali, l'acqua non è generalmente un problema sulle Dolomiti. Nella mappa che ti forniamo sono indicati i principali punti di rifornimento. Porta comunque sempre con te una scorta sufficiente e, per sicurezza, un sistema di purificazione.
  • Posso percorrere il Dolomiti Ultra Tour come trekking invece che come trail running?
    Assolutamente sì! Il Dolomiti Ultra Tour è prima di tutto un percorso in montagna, non una competizione. Molti lo affrontano come trekking di più giorni, dividendolo in tappe e pernottando nei rifugi lungo il tracciato. In effetti, percorrerlo a passo di trekking permette di godere ancora di più dei paesaggi spettacolari che attraversa. I 120+ km possono essere comodamente suddivisi in 5-7 tappe giornaliere (circa 15-25 km al giorno), con soste nei numerosi rifugi presenti sul percorso. Alcuni suggerimenti per chi vuole fare il percorso come trekking: Prenotate i rifugi con largo anticipo, specialmente in alta stagione Pianificate le tappe tenendo conto del dislivello, non solo dei chilometri Portate comunque una traccia GPS, il percorso non è segnalato specificamente come "Dolomiti Ultra Tour" Documentate comunque il vostro percorso, potrete essere inseriti nell'albo dei finisher anche come trekker La bellezza di questo progetto è proprio la libertà di interpretazione: che impieghiate 20 ore correndo o 7 giorni camminando, l'esperienza resta ugualmente valida e significativa. Semplicemente, cambierà il vostro modo di viverla.
  • Il Dolomiti Ultra Tour è una gara ufficiale?
    No. È un percorso, un'idea, una sfida personale. Non è una competizione organizzata. Non avrai un numero di pettorale, non ci saranno classifiche ufficiali o premi in denaro.
  • Il Dolomiti Ultra Tour ha un costo di iscrizione?
    Assolutamente no. L'unica "spesa" è la fatica che ci metterai. Ti forniamo solo il tracciato da seguire e una guida del percorso per aiutarti meglio a comprendere l'impresa. Non troverai nessuna segnaletica dedicata, nessuna assistenza lungo il percorso, zero ristori, niente volontari con le bandierine o pacchi gara. Solo tu e 120 km di montagne.
  • Qual è il modo migliore per affrontare questi 120 km?
    Non esiste un modo "migliore". C'è chi lo fa in meno di 24 ore correndo quasi ininterrottamente, chi impiega 4-5 giorni fermandosi nei rifugi, chi si prende una settimana per godersi il panorama. L'unica costante è che sarà un'esperienza memorabile, nel bene o nel male.
  • Chi è responsabile per la mia sicurezza durante il Dolomiti Ultra Tour?
    Tu. Solo tu. Esclusivamente tu. Mettiamolo in chiaro: noi forniamo solamente una traccia GPS, una linea sulla mappa. Non siamo un'organizzazione, non siamo guide, non siamo soccorritori. Non monitoriamo i partecipanti, non forniamo assistenza e non garantiamo la percorribilità o la sicurezza del tracciato. Quando scarichi la traccia o la guida, automaticamente accetti tutti i punti del "disclaimer legale". Non è burocrazia fine a se stessa: è un documento che certifica che hai capito perfettamente la natura del progetto. Quando sei sul percorso, sei semplicemente un escursionista o un runner che sta percorrendo sentieri pubblici di propria iniziativa. Le montagne sono un ambiente naturale in costante cambiamento. Un sentiero che era percorribile ieri potrebbe non esserlo oggi. Il meteo può cambiare rapidamente. La fauna selvatica è... beh, selvatica. In altre parole: valuta onestamente le tue capacità, preparati adeguatamente, porta l'attrezzatura giusta e prendi decisioni sensate lungo il percorso. La vera libertà va di pari passo con la responsabilità personale.
  • Come posso contattarvi per domande o per richiedere la traccia?
    Siamo raggiungibili tramite email all'indirizzo avventura@dolomitiultratrail.it. È il modo più diretto e affidabile per comunicare con noi. Ti risponderemo appena possibile, considerando che a volte siamo in giro per sentieri senza connessione o, come piace dire a noi, "impegnati in sessioni di ricerca sul campo". Per richieste relative alla traccia, puoi scaricare il file GPX direttamente dal sito. Non abbiamo un call center o un servizio di supporto tecnico 24/7, ma facciamo del nostro meglio per rispondere in tempi ragionevoli. E ricorda: nessuna domanda è stupida quando si tratta di prepararsi per 120 km in montagna. Meglio chiedere prima che improvvisare durante.
  • Quante calorie si bruciano in media sul percorso?
    Domanda interessante ma con risposta variabile. Dipende dal tuo peso, dalla velocità e dall'efficienza. Una stima approssimativa? Tra le 5.000 e le 10.000 calorie al giorno. Tradotto: puoi mangiare quasi tutto quello che vuoi nei rifugi senza sentirti in colpa.
  • C'è copertura telefonica lungo il percorso?
    Intermittente. In alcuni tratti, specialmente in quota e sui passi, la copertura è buona. In altri, specialmente dentro le valli più strette, potresti trovarti completamente isolato. Non contare sul telefono per emergenze - è uno dei motivi per cui consigliamo di non partire da soli.
  • Ho poca esperienza in montagna, posso tentare comunque?
    Sii onesto con te stesso. Questo non è un percorso per principianti assoluti. 120 km e 9000 metri di dislivello in ambiente alpino richiedono preparazione fisica e tecnica, capacità di orientamento e gestione degli imprevisti. Se sei alle prime armi, inizia con sezioni più brevi o cerca un compagno esperto.
  • Ci sono passaggi pericolosi o esposti sul percorso?
    Sì, alcuni tratti richiedono attenzione. Il passaggio tra il Bivacco Rigatti (Latemar) e il Passo Costalunga presenta sentieri stretti e roccette esposte che con pioggia o nebbia diventano più insidiose. C'è anche un breve tratto attrezzato nella zona del Piz Boè che richiede esperienza e possibilmente attrezzatura specifica. La cresta della Viezzena è esposta e potrebbe risultare pericolosa dopo ore di corsa. Non sono passaggi estremi, ma affrontarli quando sei già stanco dopo ore di cammino può essere problematico. Se non ti senti sicuro, usa le varianti più semplici indicate nella traccia. Ricorda: in montagna non c'è nulla di eroico nel proseguire a tutti i costi.
  • È consigliabile fare il Dolomiti Ultra Tour in gruppo o in coppia?
    Assolutamente sì, e per vari motivi. Condividere 120 km di fatica, panorami mozzafiato e imprecazioni creative rende l'esperienza più ricca (e più sicura). In coppia o in piccolo gruppo si affrontano meglio i momenti difficili, ci si può dare il cambio nel portare il peso, e c'è sempre qualcuno a cui raccontare quanto fanno male le gambe dopo 8.000 metri di dislivello. E in caso di imprevisti, avere qualcuno che può andare a cercare aiuto mentre l'altro resta fermo può fare una grande differenza. Il record del percorso lo puoi tentare anche in solitaria (e molti lo fanno), ma per un'esperienza completa, soprattutto alla prima volta, un compagno fidato vale più di qualsiasi attrezzatura ultraleggera. Certo, scegli bene con chi partire. 120 km possono sembrare tanti, ma sono ancora di più se li passi con qualcuno che si lamenta in continuazione o che russa come un trattore nei rifugi.
  • C'è qualche premio per chi completa il Dolomiti Ultra Tour?
    Premio è una parola grossa. C'è un adesivo. Sì, un semplice adesivo che spediamo gratuitamente a casa tua se completi l'intero percorso. Non aspettarti oro, argento o bronzo - è solo un adesivo che puoi attaccare sul laptop, sulla bici o sul frigorifero. Perché un adesivo? Perché riassume perfettamente lo spirito di questo progetto: niente fronzoli, niente status symbol, solo un piccolo promemoria tangibile di qualcosa che hai fatto per te stesso, non per gli altri Se stai cercando medaglie da appendere in salotto o t-shirt tecnica con numero di pettorale, ci sono centinaia di gare organizzate che fanno al caso tuo. Qui offriamo solo un percorso magnifico, un'esperienza autentica e un adesivo. L'ordine di importanza lo decidi tu.
  • Rifugi: prenotare o sperare nella fortuna?
    Se hai intenzione di fermarti nei rifugi, specialmente in alta stagione (luglio-agosto), è fortemente consigliato prenotare con anticipo. Arrivare distrutti dopo 40 km per scoprire che non c'è posto letto può essere... diciamo... demoralizzante. In periodi meno affollati puoi rischiare, ma tieni sempre un piano B.
  • Quando è consigliabile tentare il Dolomiti Ultra Tour?
    Il periodo ideale va da fine giugno a inizio settembre. Prima rischi di trovare ancora neve in quota, dopo i rifugi iniziano a chiudere e le temperature possono scendere rapidamente. Ma, come sempre in montagna, verifica le previsioni meteo prima di partire e porta equipaggiamento adeguato per improvvisi cambiamenti climatici.
  • E se mi infortuno durante il percorso?
    Parliamoci chiaro: sei in montagna, in autosufficienza, e gli incidenti possono capitare. Ecco perché insistiamo sulla preparazione e sull'attrezzatura adeguata. In caso di infortunio: Per emergenze gravi, chiama subito il 118 (numero unico europeo 112). Ricorda che la copertura telefonica è intermittente. Se puoi muoverti, cerca di raggiungere il rifugio più vicino. I gestori sono esperti della zona e sanno come gestire situazioni difficili. Non sei in una gara con supporto medico. Non c'è nessuna organizzazione pronta a venirti a recuperare (a parte il soccorso alpino ufficiale, che interviene solo in casi di reale emergenza). È uno dei motivi per cui consigliamo di non partire mai da soli e di comunicare sempre a qualcuno il vostro itinerario previsto. Ricorda: la montagna sarà ancora lì domani. Un infortunio trascurato può trasformarsi in qualcosa di più serio. Usare la testa è sempre più importante che usare le gambe.
  • E se trovo un sentiero chiuso o non percorribile durante il tour?
    La montagna è un ambiente vivo che cambia. Un sentiero può risultare chiuso per frane, manutenzione o condizioni meteo. In questi casi, usare il buon senso è d'obbligo. Puoi cercare varianti o deviazioni sul posto (le mappe cartografiche dettagliate sono tue amiche in questi casi) e poi riprendere il percorso originale appena possibile. Non consideriamo queste deviazioni forzate come "barare" - la sicurezza viene prima di tutto. Documentale nella tua traccia e spiegale quando condividi il tuo racconto. La montagna non è un circuito di Formula 1 con percorso immutabile. È un ambiente naturale che richiede adattabilità e rispetto.
  • E se mi perdo?
    Succede anche ai migliori. Per questo insistiamo sul GPS cartografico. Porta sempre con te una mappa cartacea di backup, una bussola e la batteria esterna per il telefono. E ricorda: in montagna a volte la scelta più saggia è tornare indietro fino all'ultimo punto sicuro.
  • Ci sono punti di rifornimento d'acqua lungo il percorso?
    Sì, tra rifugi, fontane e sorgenti naturali, l'acqua non è generalmente un problema sulle Dolomiti. Nella mappa che ti forniamo sono indicati i principali punti di rifornimento. Porta comunque sempre con te una scorta sufficiente e, per sicurezza, un sistema di purificazione.
  • Posso percorrere il Dolomiti Ultra Tour come trekking invece che come trail running?
    Assolutamente sì! Il Dolomiti Ultra Tour è prima di tutto un percorso in montagna, non una competizione. Molti lo affrontano come trekking di più giorni, dividendolo in tappe e pernottando nei rifugi lungo il tracciato. In effetti, percorrerlo a passo di trekking permette di godere ancora di più dei paesaggi spettacolari che attraversa. I 120+ km possono essere comodamente suddivisi in 5-7 tappe giornaliere (circa 15-25 km al giorno), con soste nei numerosi rifugi presenti sul percorso. Alcuni suggerimenti per chi vuole fare il percorso come trekking: Prenotate i rifugi con largo anticipo, specialmente in alta stagione Pianificate le tappe tenendo conto del dislivello, non solo dei chilometri Portate comunque una traccia GPS, il percorso non è segnalato specificamente come "Dolomiti Ultra Tour" Documentate comunque il vostro percorso, potrete essere inseriti nell'albo dei finisher anche come trekker La bellezza di questo progetto è proprio la libertà di interpretazione: che impieghiate 20 ore correndo o 7 giorni camminando, l'esperienza resta ugualmente valida e significativa. Semplicemente, cambierà il vostro modo di viverla.
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